HESPERIOS, l’Occidentale /

HESPERIOS, l’Occidentale

dall’opera omonima di Fabio Pallotta
musica Nazzareno Zacconi
regia e coreografia Aurelio Gatti

con Carlotta Bruni Rosa Merlino
Luca Piomponi Paola Sayeste Aygul Saribas
e Raffaele Gangale Sara Giannelli
Sebastiano Tringali

 

una produzione
MDA Produzioni Danza

nell’ambito del progetto
Primigenie e (tras)formazioni

in collaborazione con
UNICAM / Università di Camerino
e Teatri di Pietra

 

Erodoto, storico greco racconta : “con tre nomi di donna – Europa principessa fenicia, Asia moglie di Prometeo e Libia ninfa amata da Poseidone – i greci indicano le terre-ferme conosciute; in realtà, questi territori e questi mari sono indivisi e ben collegati fra loro …”.

Da questa suggestione prende forma Hespérios, lavoro per parola, musica e danza che affronta e scava l’origine e l’identità dell’Occidente e dell’uomo occidentale.

Hespérios è il viaggio mitologico della principessa Europa che da oriente, motore del mondo, migra ad occidente per confluire nel vortice del bacino del Mediterraneo, verso un “nuovo mondo”. … è la nascita dell’alfabeto; Hespérios è figlio del Mediterraneo, proprio quando le opere costruite dall’uomo sulle pietre condividono il disegno armonico della natura, come i mille teatri di pietra creati in ogni luogo!

Il popolo di Hespérios, chiamato occidentale, per secoli ha prosperato nell’Italia insulare e peninsulare (la Magna Grecia), radicando la propria cultura nella confluenza di più saperi, interpretati e diffusi da una lingua potente ed immortale come il greco.

In Hespérios il pensiero, l’opera dell’uomo ed il paesaggio sono un unicum intimamente collegato e connesso: qui astronomia, matematica, filosofia come geografia, storia e politica maturavano nelle assemblee dei cittadini e negli intramontabili canti poetici che dai teatri si diffondevano nella meravigliosa trama urbana delle poleis greche.

Le Scienze della Terra, l’Antropologia, la Mitologia e la Storia del Mediterraneo, nel loro insieme di argomenti e di racconti, rivelano le matrici ancora vive e vicine della civiltà di Hespérios e si propongono come chiave di lettura della nascita e dello sviluppo del pensiero d’Occidente.

Ad un’epoca animata da contrastanti tensioni, incline alla “memoria breve” nell’affrontare il presente, trascinata in scenari globali sempre più contemporanei eppure distanti, Hespérios offre la visione non di un mondo del passato, ma dell’“uomo nuovo” – che è già stato: un Uomo capace di co-esistere con natura e genti, ostinato nel fare della sua esperienza un “Kala erga” – le opere belle per gli uomini … .

Nella messinscena di Aurelio Gatti il racconto di Fabio Pallotta diventa dialogo ed azione.

Dal ricordo del Vecchio e dalle istanze convinte del Giovane nascono Europa, l’eruzione di Thera, la competizione Olimpica, il Teatro, la storia di Selinunte … un fluire di eventi concatenati che la musica di Nazzareno Zacconi, eseguita dal vivo, racchiude in un tempo altro, quello del Mito.

In scena otto interpreti della compagnia MDA Produzioni: gli attori Sebastiano Tringali, Raffaele Gangale, Sara Giannelli ed i danzatori Carlotta Bruni, Rosa Merlino, Luca Piomponi, Paola Saribas, accompagnati dalla musica dal vivo di Nazzareno Zacconi.

Questa nuova opera di Pallotta è il terzo appuntamento teatrale del progetto “la poesia come migliore strumento di accesso alla conoscenza”; dopo i successi delle rappresentazioni di “Eratostene” ed “Aretusa”, con “Hespérios” l’Università di Camerino conferma il suo impegno divulgativo multidisciplinare, tracciando un ambito di ricerca e di formazione comune in cui sviluppare ed approfondire la cultura scientifica e quella umanistica attraverso le arti della scena.

Foto Cinzia Zanconi