LA DONNA A TRE PUNTE – A.Camilleri/G.Dipasquale

nell’ambito del progetto speciale #primigenietrasformazioni #terzostep

MUST-Musco Teatro / MDA Produzioni
La donna a tre punte
di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale

regia Giuseppe Dipasquale
con Valeria Contadino
coreografia Aurelio Gatti
danzatrici Claudia Morello, Delia Tiglio, Beatrice Maria Tafuri

“Il progetto – spiega il regista e coautore Giuseppe Dipasquale – nacque diversi anni fa. Io e Andrea pensammo a realizzare per il teatro una sorta di girotondo di donne tratte dalle figure femminili che Andrea aveva già scolpito nei suoi romanzi. Poi, scelte insieme le opere e messe in un canovaccio di base, lo spettacolo non poté vedere la luce. Qualche mese fa, prima che Andrea ci lasciasse, riprendemmo l’idea e decidemmo di programmarla al Must”.

Andrea Camilleri : la visione delle donne
Le donne di Camilleri? Molto femmine, apparentemente peccatrici ma realmente sante, due risvolti della stessa medaglia. Che sorprendono con la femminilità, con una complessità che però è elementare come la terra, misteriosa come la luna. I sentimenti protagonisti? Sempre donne, ma non comuni: emblemi di una femminilità matriarcale, primitiva e ad un tempo modernissima.
Dice Camilleri: “In quanto alle donne il matriarcato in Sicilia è (o era) diffuso non solo tra i contadini. Io ho conosciuto siciliani di rilievo in campi diversi che prendevano decisioni solo se la moglie era d’accordo. E non so quanto quelle decisioni non fossero già state abilmente guidate dalle mogli”.
I personaggi femminili che Camilleri preferisce raffigurare vivono l’esperienza sensuale prevalentemente con gioia e senza parsimonia.
Questa Donna a tre punte vuole rappresentare un dialogo immaginario con Andrea Camilleri su alcune tipologie di donne – tutte mediterranee – che ha scolpito nei suoi romanzi: la madre partoriente Filonia  del Re di Girgenti; la vedova inconsolabile Concetta Riguccio de Il birraio di Preston; la lasciva Trisìna  de La mossa del cavallo, “beddra, su questo non si discuteva, ma cajorda”; la smaniosa Lillina, dello scatenarsi degli equivoci de La concessione del telefono; Minica, la mater e moglie dolorosissima de Il casellante.
Protagonista sarà Valeria Contadino già interprete di successo di diversi lavori camilleriani, come da ultimo, Il casellante.
Tre le punte della femminilità, seduzione, passione e amore come tre le punte della Sicilia, luogo ideale e culla della mediterraneità universale. “Un omaggio alla donna, – continua il regista – ma insieme un omaggio ad Andrea Camilleri che è stato maestro, amico e padre, momentaneamente partito per un viaggio nell’eternità”.