Sabato 20 aprile alla Rocca Colonna per il Progetto CENTOGIORNI//CENTOPASSI
METAMORPHOSES
concerto per anima e mutazione
da un’idea di Marcello Fiorini
La costruzione musicale si ispira alle origini delle cinque grandi forze motrici del mondo antico: Amore‚ Ira‚ Invidia‚ Paura e Sete di conoscenza; come nelle Metamorfosi di Ovidio non esistono azioni‚ né di dei né di uomini‚ non riconducibili a questi motori invisibili. Dalla dinamica musicale nasce il movimento‚ eppoi la danza.
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La Metamorfosi come trasformazione fisica o morale‚ reale o favolosa: E ancora : Metamorfosi – come forma che muta (mutaforma) pur lasciando inalterata la sua natura. Molte sono state le suggestioni e gli spunti per questo concerto in danza : dalla lunga frequentazione con il mito e la mitologia del Mediterraneo
il pantheon ci offre divinità e altre creature soprannaturali capaci di assumere le sembianze di animali o di mortali. L’esempio per eccellenza è Proteo che poteva assumere qualunque aspetto… La metamorfosi è presente in molte culture : dei nativi americani‚ per cui gli sciamani sono in grado di assumere sembianze animali per mezzo del sogno‚ alla cultura islamica che riconosce i jinn – esseri la cui principale caratteristica è quella‚ per l’appunto‚ di essere estremamente mutevoli nell’aspetto‚ potendo assumere perfino le sembianze d’un mulinello di vento.
Senza meno il riferimento all’opera di Ovidio ‚ composta da circa 12.500 versi‚ è stato necessario non solo per la ricchezza e quantità delle fonti (Ovidio raccoglie e rielabora più di 250 miti greci e la narrazione inizia con il Caos…..) quanto per la struttura che propone : una “visione” del mito senza rispettare un preciso ordine .. cronologico‚ geografico o d’altro tipo. Non un espediente ma una forma mutevole‚ innovativa in cui ogni piccolo evento contribuisce alla visione complessiva.
Eppoi mutazione della forma come viatico dell’uomo e della conoscenza : tre metamorfosi io vi nomino dello spirito: come lo spirito diventi cammello‚ e leone il cammello‚ e fanciullo alla fine il leone. Si apre così il capitolo del Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche‚ uno dei più esemplificativi e importanti momenti dell’intera opera del filosofo tedesco. Col tipico linguaggio poetico e enigmatico‚ Zarathustra annuncia la sua “buona novella” alla gente : la “necessaria” metamorfosi dell’uomo per giungere all’uomo nuovo.
Questi e tanti altri temi sono entrati nella “costruzione” di Metamorphosis … con una sfida: come portare a mutamento forme di per sè perfette quale la musica e la danza‚ meccaniche complesse come quelle di uno strumento o del corpo‚ senza privarle della propria natura o deteriorarle nell’intima aspirazione ……
Una ricerca resa possibile da una lunga esperienza di lavoro “insieme” che Marcello Fiorini‚ Carlotta Bruni e Rosa Merlino hanno condotto in questi anni e che ha consentito di fare dell’ascolto -l’uno dell’altro- lo spazio della mutazione: la forma non più rappresentazione e il suono e il movimento momenti del rito.
MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Mda Produzioni Danza
in collaborazione con
CDL//Alterazioni
METAMORPHOSES
da un’idea di Marcello Fiorinicoreografia
Rosa Merlino
Monica Camilloni
regia
Aurelio Gattimusica originale
eseguita dal vivo
Marcello Fioriniscena e costumi
capannone Molierecon
Carlotta Bruni
Monica Camilloni
Rosa Merlino
e
e Marcello Fioriniluci
Stefano Stacchini