29 e 30 maggio 1999 TEATRO BELLINI‚ Napoli
SLOW BLUES TO FREEDOM
Roberta Escamilla Garrison
Pensare al Blues‚
Ascoltare il Blues‚
Mi tocca corde profonde.
Gioia.
Tristezza.
E mi porta a cantare‚ a danzare.
Pensare “libertà” ha la stessa
Profondità e risonanza.
E’ sentire contemporaneamente tutte le possibilità e le non – possibilità;
Vibrano di nuovo la gioia e la tristezza.
E ancora quest’emozione mi porta a cantare‚ a danzare.
Il luogo centrale del Blues è un confondersi di dolersi e festeggiare‚
Intriso di enigmi del cuore;
è rivelare l’infelicità‚ ma raccontata su un ritmo vitale.
E’ contenere in sé quest’ambivalenza di senso e contrastanti sentimenti.
Di “libertà” riesco a descrivere solo i confini estremi:
Arrendersi‚
Lasciarsi cadere‚
Spiccare il volo.
E’ presenza e assenza‚ di possibilità come ai limiti.
Di nuovo: ambivalenza di senso e sentimenti contrastanti.
Blues e “libertà” si rincorrono‚
Il senso dell’uno mi porta al significato dell’altra
E viceversa.
Entrare nel Blues ci arrende alla vita;
E cedere significa affrancarsi dalla seduzione della lotta;
Lasciarci cadere ci porta a spiccare il volo.
Cantare il Blues ci libera dalla tristezza‚ ci porta fuori dal “blues”.
Ma soprattutto so che Blues è cantare‚ è danzare; e “libertà” è un canto‚
è una danza. E’ così nel mio cuore ed è da qui che nasce questa danza.
MDA Produzioni Danza
SLOW BLUES TO FREEDOM
coreografia
Roberta Escamilla Garrisonmusiche
Dave Brubeck, Steve Coleman, Miles Davis,Kenny Garret, Jimmy Garrison, Jelly Roll Morton, Thelonious Monk, John Coltrane, Charlie Parker, Billie Holiday, Duke Ellington, Charles Mingus, Cassandra Wilsoncollage musicale di
Marco Schiavonicostumi
Francesca Micheletti
realizzazione
Neide BurattiDisegno luci
Massimo Munallicon
Roberta Escamilla Garrison
Gioia Guida
Luisa Lazzaro
Gea Lucetti
Emanuela Mondiello