CASSANDRA‚ o del tempo divorato

CASSANDRA‚ o del tempo divorato 

E con Elisabetta Pozzi una nuova opera di teatro-danza sulla figura di Cassandra

Un nuovo lavoro dedicato ad una figura tra le più enigmatiche e fragili del mondo classico‚con la straordinaria Elisabetta Pozzi – protagonista di una drammaturgia ricca di suggestione.
Attraverso il mito di Cassandra si giunge all’idea una consapevolezza “solitaria” del percepire l’imminente ‚ quasi a suggerire l’esistenza di una empatia universale‚ in cui la tragedia non è quanto avviene‚ ma l’ “impotenza” a comunicarlo.
Una messa in scena che prosegue l’esperienza di “Sorelle di Sangue – Crisotemi” e che si caratterizzata per l’uso di diversi codici espressivi‚ la musica‚ la danza e la parola – per restituire una lirica del tragico‚ scarna ed essenziale‚ in cui la contemporaneità “passa” attraverso l’interprete diventando significato del presente.

La figura di Cassandra mi ha sempre affascinato e nello stesso tempo turbato. Profetessa non creduta..Mi  suggerisce la visione di un personaggio estremamente vivo che può arrivare ai giorni nostri per raccontarci qualcosa che ci riguarda molto da vicino.
La consapevolezza (ora come allora ) degli errori commessi nel passato dai Padri ‚ la porta ad essere talmente cosciente e lucida sul futuro che avverte l’inadeguatezza del linguaggio per dire del vivere nel presente all’ombra della distruzione.
Questa nuova Cassandra è una donna contemporanea che attraverso un viatico ” straordinario” ripercorre la veggenza inevitabile della conoscenza attraverso il mito e attraverso il racconto di questi si fa ella stessa Cassandra‚ ritrova le sue parole che pian piano diventano parole di oggi ‚ il racconto di un mondo in cui la proliferazione di una tecnologia spesso distruttiva annulla il futuro‚ elimina ogni visione e prospettiva .
Lo spettacolo è costruito su una drammaturgia curata da Elisabetta Pozzi e Aurelio Gatti (che curerà anche la parte coreografica)‚ costruita su testi di Eschilo‚ Euripide‚ ma anche Christa Wolf‚ Wislawa Szymborska‚ Baudrillard e con i contributi originali di Massimo Fini. Musiche e ambienti sonori di Daniele D’Angelo

Profetessa inascoltata‚ ancora bambina‚ alla nascita di Paride predisse il suo ruolo di distruttore della città‚ profezia non creduta da Priamo ed Ecuba ma confermata da Esaco‚ interprete di sogni‚ che consigliò ai sovrani di esporre il piccolo sul monte Ida. Paride però si salvò e quando divenne adulto tornò a Troia per partecipare ai giochi e durante la competizione‚ fu riconosciuto dalla sorella‚ che chiese al padre e ai fratelli di ucciderlo‚ scatenando la reazione contraria e facendo ritornare il giovane Paride al suo rango originale di principe. Profetizzò sciagure quando il fratello partì per raggiungere Sparta‚ predicendo il rapimento di Elena e la successiva caduta di Troia. Ritenuta una delle più belle fra le figlie di Priamo ebbe diversi pretendenti. Quando il cavallo di legno fu introdotto in città‚ rivelò a tutti che al suo interno vi erano soldati greci‚ ma rimase inascoltata. Solo Laocoonte credette alle sue parole e si unì alla sua protesta‚ venendo per questo punito dal dio Poseidone‚ che lo fece uccidere da due serpenti marini assieme ai figli.




MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Regione Sicilia

Mistras/Mda Produzioni Danza
CASSANDRA
o del tempo divorato

da Omero, Eschilo, Euripide, Seneca
Jean Baudrillard

e il contributo di
Massimo Fini

drammaturgia
Pozzi- Gatti

coreografie
Aurelio Gatti

musica originale
Daniele D’Angelo

costumi
Livia Fulvio

con Elisabetta Pozzi
Hal Yamanouchi

Carlotta Bruni, Rosa Merlino, Martina Armaro

luci
Stefano Stacchini

realizzazione Scene
Capannone Moliere